Presentazione “Passeggiata nella notte” presso Libreria Ubik Trento

Venerdì 6 maggio alle ore 18.30, presso la Libreria Ubik di Trento, viene presentato dall’attrice Luana Albergo il romanzo “Passeggiata nella notte” di Elena R. Marino, regista e drammaturga presso il teatro cittadino indipendente Spazio 14.

È consigliata la prenotazione telefonica al numero: 0461 263026 (Libreria Ubik Trento https://www.ubiktrento.it/).

Evento Facebook: https://fb.me/e/3hCzIvrlv

Il testo, selezionato al Premio Zeno nel 2020, è stato pubblicato dalla casa editrice milanese Bookabook con il sostegno dei lettori.Dalla quarta di copertina del romanzo: “Al compimento dei suoi trent’anni, Sofia vuole rifiorire e concedersi la primavera di vita che tanto ha desiderato, malgrado un divorzio in corso e un rapporto complicato con i figli. Il suo ritorno forzato nella villa degli ex suoceri e del marito, disposto a tutto pur di ricostituire la famiglia, sarà per lei una discesa agli inferi, in cui riaffioreranno stereotipi sociali e angherie che già in passato l’avevano portata sull’orlo dell’abisso. La rinascita personale che i suoi stessi figli non capiscono e che il suo ex marito osteggia in ogni modo costerà a Sofia un enorme sacrificio. Cosa fare quando “famiglia” non è sinonimo di “felicità”? Emanciparsi o conformarsi per il bene di tutti?”

Da una recensione Amazon: “È un libro bellissimo, che accompagna con maestria nei tortuosi pensieri che portano a raggiungere la consapevolezza.
In modo fortemente empatico e per niente didascalico, con un linguaggio attuale e vero, spesso frammentato – che segue l’affacciarsi dei pensieri alla coscienza – il faticoso percorso di affrancamento dalla dipendenza.
E non è un caso se solo nel momento in cui si spezza – dopo la discesa nell’inferno del proprio senso di inadeguatezza e del senso di straniamento che il rifiuto dei luoghi comuni imposti dal pensiero e dalle trite convenzioni sociali procura – il circolo vizioso che perpetua l’imprigionamento all’interno del rapporto malato e dipendente, il sottrarsi alle dinamiche claustrofobiche consuete fa emergere chiaramente dove sta la patologia. La liberazione porta ad una catarsi inaspettata e profondamente riconoscibile come vera.
Avvincente, si legge tutto d’un fiato.”

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